UN PROGETTO DELL' ISTITUTO TUTELA PRODUTTORI ITALIANI

Nasce ai piedi del Monte Bianco un nuovo modello di telelavoro sostenibile e attento al benessere, promosso dal Manifesto sottoscritto a Courmayeur dalla comunità, dagli operatori del turismo e da personalità legate al territorio.

Un invito a vivere come i local il risveglio tra le vette, lo yoga o la passeggiata mattutini, il pranzo sulla terrazza di un rifugio o il picnic nei prati, il relax dopo il lavoro, nella natura. Senza trasferire la città in montagna, ma portando la montagna nella propria vita.

L’idea di fondo: rilanciare lo smartworking – ormai un must nelle località turistiche – in chiave evoluta, rispettosa di un territorio tanto protetto quanto accessibile, collegato direttamente dall’autostrada. E come si fa? Invitando a non trasferire lo stile della città in montagna, ma a portare la montagna al centro del proprio stile di vita.

Chi si sente cozy ed è alla ricerca di una privacy estrema può lavorare nella natura, avvolgendosi nella mantellina dell’Auberge de la Maison, prenotando lo chalet alpino esterno dell’hotel. E chi aspira alle grandi altezze può acquistare il biglietto smartworking di Skyway Monte Bianco: si sale sulle cabine panoramiche, si lavora nella work station al Pavillon, a 2.200 metri, con coffee station e vista.

La pausa pranzo sul Monte Bianco è compresa: si raggiunge in qualche minuto Punta Helbronner (3.466 m) e si gustano gli ingredienti del territorio al Bistrot Panoramic. Qui la terrazza circolare regala un colpo d’occhio sui 4000: il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino, il Gran Paradiso e il Grand Combin.

Chi cerca la quiete della montagna abbinata al massimo del comfort può puntare verso il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc, tra i borghi di Larzey e il Villair, e prenotare una delle due sale, perfette per videoconferenze e telelavoro. Lo storico Royal&Golf Hotel, in pieno centro, punta invece alle anime più gourmet, con un room service particolarmente curato, abbinato alle attrezzate smart working room con bagno privato.

Nel frattempo un colorato esercito di “umarell” brandizzati Courmayeur è pronto a popolare le scrivanie e assistere ai cantieri “digitali” degli smartworker, grazie a una partnership con Superstuff.
Tutte queste idee, proposte e visioni sono al centro di una campagna di comunicazione lanciata sui canali social di CSC Courmayeur.

Fonte: Guidaviaggi.it

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